Fare decluttering, ovvero riordinare casa e trovare nuovi spazi

Sono sempre più convinto che le cose non capitino per caso. Nei giorni scorsi ho avuto modo di leggere un articolo dove si parlava di rumore visivo. In estrema sintesi mantenere l’ordine in casa contribuisce al nostro benessere.

Pochissimi giorni dopo scopro che una delle mie più care amiche da qualche tempo si è avventurata in una iniziativa imprenditoriale per la riorganizzazione degli spazi nelle abitazioni. Come si usa da tanto tempo, è stato trovato un nome anglosassone per definire questa attività: decluttering.

La prima volta che conobbi il decluttering è stato alcuni anni fa quando incrociai Marie Kondō, la scrittrice giapponese esperta in economia domestica. I suoi libri, tradotti in decine di lingue e venduti in milioni di copie, l’hanno portata alla notorietà fino a farla entrare nell’elenco delle 100 personalità più influenti del mondo (anno 2015) ed a diffondere i suoi metodi attraverso due serie televisive Netflix. Insomma una vera industria dietro al “magico potere del riordino”.

Già allora, quando capii che esisteva un esigenza, un mercato che reclamava servizi di questo tipo, mi chiesi se in Italia tutto questo potesse avere successo. Aleggiavano sopra di me gli spiriti di mille nonne e madri che avevano fatto di ordine e pulizia casalinga quasi una ragione di vita e mai avrebbero affidato questi sacri compiti a chicchessia.

La risposta me l’ha data Alessia, la mia amica che mi ha raccontato un po’ di cose che mi hanno convinto a scrivere queste righe.

Da “passione” ad attività lavorativa

Davanti ad una tisana (ebbene sì, l’età e gli acciacchi ti fanno passare dal Martini all’acqua calda…) Alessia mi ha spiegato che tante famiglie le affidano, a lei e a Veronica, le chiavi dei propri armadi, ripostigli, sgabuzzini ed ogni altro possibile ricovero di oggetti di uso comune che sono, per il ritmo frenetico delle nostre vite o semplicemente per pigrizia, in continuo disordine. Ma sono sicuro che lei possa raccontarci meglio la sua esperienza:

M.: quando e come hai deciso di intraprendere questa avventura lavorativa?

A.:  Già da piccola ho sempre aiutato le mie amiche a riordinare le loro camere. Crescendo ho visto che questo tipo di servizio poteva essere utile a molte famiglie. Quando ho incontrato la mia amica Veronica Di Meo che aveva la mia stessa attitudine abbiamo deciso di trasformarla in un lavoro.

M.: come contatti i tuoi nuovi clienti? Perché si rivolgono a te?

A.: In genere sono i clienti che ci contattano con il classico passaparola o tramite i social. Solitamente ci chiamano per riportare armonia in un ambiente troppo caotico

M.: è un lavoro faticoso? Ti da soddisfazione vedere il risultato finale? Hai riscontri positivi dai clienti?

A.:  In effetti è un lavoro che richiede energia e  tempo però tutto viene ricompensato dalla soddisfazione di vedere un ambiente ben organizzato e dall’apprezzamento che dimostrano i padroni di casa.

Dopo la chiacchierata con la simpatica e gentile amica direi che abbiamo capito che anche da noi questo può essere un settore con prospettive di sviluppo….visto anche la propensione che abbiamo a riempire le nostre case di oggetti (come mi ricorda Sabrina).

Anche stavolta da Roma è tutto, a voi Milano!

Marco Piccini

 

i contenitori multiuso

 Warli propone i contenitori multiuso Strato, serie disegnata da Paolo Zani e realizzata con una innovativa corda tecnica in polipropilene ‘w-proof’ bicolor rivestita in rete. All’interno dell’armadio possono essere utilizzati per raccogliere sciarpe e cappelli, piccole borse, ecc. per iniziare il decluttering negli armadi.

In fase di riorganizzazione ci siamo accorti che ci serve altro spazio? I sistemi modulari USM Haller possono essere la soluzione. I sistemi di arredamento USM Haller, infatti, sono funzionali,  sono disponibili in ben 14 varanti colore e si adattano ad ogni ambiente e ad ogni stile.