Quadrante solare Stefano Arienti a Villa Carlotta fino al 10 settembre 2023

Al Museo di Villa Carlotta  la mostra personale di Stefano Arienti dal titolo Quadrante solare. La mostra coinvolge gli ambienti del Museo e del Giardino Botanico di Villa Carlotta, presentando quasi quaranta opere, quasi tutte inedite.

L’esposizione, a cura di Fulvio Chimento in collaborazione con Carlotta Minarelli, è organizzata dall’Ente Villa Carlotta con il supporto di Associazione Controcorrente.

La meridiana come un quadrante solare

Una meridiana può essere definita un “quadrante solare”, che esercita la propria funzione grazie alla relazione tra luce e ombra attraverso la presenza di uno stilo.

Dal 2012 Stefano Arienti realizza cicli di opere che ruotano intorno al concetto di “meridiana”, e che ha esposto in numerose mostre. Quali opere concepite dall’artista, le Meridiane vengono disegnate con la luce, a una finestra di casa o dello studio.

La tecnica affinata negli anni, permette ad Arienti di tradurre su carta, intonaco o telo antipolvere, le variazioni luminose per mezzo del colore. Dal 2022 le “meridiane” hanno assunto una spiccata connotazione ambientale, come negli interventi realizzati nel sito industriale di Crespi d’Adda (BG) e nello spazio Mirad’Or a Pisogne (BS).

La peculiarità della mostra Quadrante solare a Villa Carlotta risiede nella volontà dell’artista di concepire l’esposizione come trasposizione di alcuni concetti già appartenenti alla sua produzione.

Le Meridiane assumono una dimensione ambientale, mentre l’idea di disegno lineare viene traslata in installazioni concepite come allineamento di fioriture e di oggetti.  Spiccano alcuni interventi che manifestano l’intenzione dell’artista nel voler cogliere la luce istantanea del giorno.

In occasione di Quadrante solare per la prima volta Stefano Arienti applica il proprio modus operandi a un contesto naturalistico.

Le installazioni nei giardini di Villa Carlotta

Per comporre i suoi interventi nel giardino Arienti utilizza piante, fiori, libri, oggetti di uso comune, sfalci, radici, materiale di riuso.

La presenza degli interventi artistici innesca una visione caleidoscopica con le fioriture presenti nel parco, tra cui spiccano i colori di azalee, camelie e rododendri. Alcune installazioni sono collocate nelle zone di maggiore passaggio.

Un allineamento di gardenie dragon, Linea, suggerisce la presenza di una meridiana naturale nell’aiuola dove domina la presenza di una imponente palma del Cile.

L’installazione, Riflesso, è realizzata con nastri colorati disposti a raggiera e rievoca la luce di uno spettro solare, sovrastando la vasca che convoglia le acque per l’irrigazione della villa.

Nel Giardino dei Bambù troviamo l’opera Nido dei libri, struttura di forma circolare composta da libri e da materiale vegetale, che può richiamare alla mente i nidi costruiti dagli uccelli.

Nella zona alta dell’uliveto, in una piccola stalla, l’artista allestisce delle Meridiane realizzate su telo antipolvere (ricalcando le ombre di rami e cespugli presenti a Villa Carlotta).

In corrispondenza della Fontana dei Nani, allestisce le Alghe, formate da ritagli di materiale plastico che assumono l’aspetto di organismi vegetali, che scendendo dalla fontana assecondano il movimento delle piante.

Proprio la presenza dell’acqua, in quanto simbolo di rinascita, è una delle componenti ricorrenti che connette gli interventi realizzati da Arienti all’interno del giardino botanico.

L’esposizione delle opere all’interno di Villa Carlotta

Nelle collezioni al piano terra del Museo di Villa Carlotta sono presenti opere “storicizzate”. Le Turbine, sculture realizzate attraverso minime piegature di carta stampata (giornali, fumetti, elenchi telefonici) a formare spirali di differenti dimensioni.

Inoltre una serie di stampe di celebri dipinti che l’artista elabora in chiave contemporanea intervenendo con il pongo sulla superficie dell’immagine. Tra questi lavori è presente in mostra il dittico Papaveri e margherite (da Van Gogh) e Grande vaso di fiori (da Renoir).

Le Turbine vengono collocate sul piano di appoggio di una specchiera nella Sala di Palamede. La sala accoglie la celebre scultura di Antonio Canova presente nelle collezioni di Villa Carlotta dal 1818.

Nelle stanze appartenute alla principessa Carlotta, Arienti dispone a pavimento dei tappeti in microciniglia, creando in questo modo un effetto di camouflage con il mobilio e i cimeli presenti negli ambienti ottocenteschi.

Al secondo piano l’artista dispone opere su carta stropicciata di differente formato, che presentano immagini fotografiche catturate in occasione dei sopralluoghi eseguiti in villa. La carta da manifesto pubblicitario appositamente lavorata dall’artista in modo casuale crea un effetto materico che sembra trasformare le stampe in dipinti.

Lo spazio centrale della galleria accoglie un secondo allineamento, dopo quello realizzato in esterno nei pressi del pino Montezuma, composto da mobili già presenti in loco, che si lasciano apprezzare per le loro fattezze e che supportano piante da interno e fiori, a testimonianza di come il dialogo continuo tra la sfera artistica e quella naturale sia una delle dominanti della mostra.

Accompagnerà la mostra un catalogo edito da Ente Villa Carlotta.