L’Acquario di Milano presenta la mostra Il canto delle balene. Storie fantastiche da un mondo sommerso di Stefano Prina
Promossa dal Comune di Milano Cultura e dall’Acquario Civico, la mostra è visitabile fino al 29 giugno 2025. Curata da Andrea Lancellotti racconta la forza evocativa del diorama, utilizzato con una finalità al tempo stesso attuale e antica: il desiderio di raccontare storie.
Stefano Prina, architetto e modellista milanese, ha realizzato per l’Acquario di Milano un percorso di 37 diorami dedicati al mare e agli animali che lo popolano. Le sue opere evocano scenografie e personaggi di un vero e proprio film stop motion e invitano lo spettatore a immaginare “come andrà a finire la storia”.
Una placida megattera si prende un momento di relax in una vasca da bagno vintage. Un sub della domenica in canottiera affronta il braccio minaccioso di una gigantesca piovra, personaggi che sembrano usciti dalla matita di Jacovitti sfidano o giocano con capodogli, pinguini e altre creature degli abissi: sono solo alcune delle scene ironiche e poetiche che animano i diorami di Prina.
La pratica del riuso di oggetti recuperati
La genesi di queste opere è sempre aiutata e stimolata dalla pratica del riuso di oggetti recuperati e pronti per una nuova vita. Un tratto distintivo del lavoro di Prina è infatti proprio il riuso creativo di oggetti di recupero.
Un mestolo di alluminio, una sveglia, una vecchia scatola, tornano sulla scena del racconto come attori di una commedia, con un nuovo ruolo che trae spunto dalle proprie caratteristiche fisiche.
Il casco, come contenitore/protezione diventa una tana per pesciolini, una vecchia scatola diventa un espositore per un imbonitore vintage di un olio miracoloso di balena.
La scommessa è sempre la stessa. Non esistono scarti, né oggetti inutili o obsoleti per chi è capace di individuarne l’intima forza di materiale, forma o il possibile riutilizzo, per nuove potenzialità da scoprire e valorizzare.
Stefano Prina
Architetto e scultore milanese, classe 1965. Laureato al Politecnico di Milano ha lavorato a stretto contatto con i principali studi di architettura milanesi.
Negli ultimi anni ha esposto 10 opere presso l’Acquario Civico di Milano, partecipato a due AAF, a Milano ad Amsterdam, esposto in vari atelier a Milano e Parigi con sculture in materiali misti e oggetti trovati.
È stato selezionato dalla giuria dello Zoommaginario di Torino con un’opera sul tema degli animali fantastici.
Ha vinto il primo premio Arte Naviglio 2016 nella categoria scultura e una menzione speciale ad Orticolario 2017 per un’installazione di 30 balene in legno appese ad alberi secolari.
Nel 2018 è stato selezionato per rappresentare la manifattura artistica italiana all’International Fashion Cultural and Creative Industries Expo di Wenzhou, Shanghai.
Ha rappresentato l’Italia insieme ad altri artisti alla Grassimesse di Lipsia nel 2021.
L’Acquario e Civica Stazione Idrobiologica di Milano
Edificato nel 1906 nell’ambito dell’Esposizione Internazionale di Milano su progetto di Sebastiano Locati (1861-1939) ed è l’unico padiglione, costruito nel parco Sempione, a non essere stato smantellato una volta conclusosi l’evento.
È il terzo acquario più antico d’Europa. Attualmente l’Acquario Civico di Milano, che è parte dell’Area Mostre e Musei scientifici del Comune di Milano, promuove attività di ricerca e di divulgazione nel campo delle scienze acquatiche.
È un luogo dinamico, che propone eventi culturali incentrati sulla contaminazione tra arte e scienza, contribuendo ad arricchire l’offerta museale milanese.
Oltre ai percorsi strettamente inerenti agli scopi di divulgazione scientifica, numerose sono le mostre d’arte contemporanea realizzate al suo interno, attività che ha arricchito la mission dell’istituto a seguito della ristrutturazione, avvenuta su progetto degli architetti Piero De Amicis e Luigi Maria Guffanti.