A Miart 2025, Bernini Gallery si conferma tra i protagonisti della scena del design storico d’autore
Bernini Gallery è protagonista a Miart 2025 con una selezione esclusiva di arredi e oggetti da collezione. Con sede in Brianza, la galleria è un punto di riferimento per il design storico e per l’arte moderna e contemporanea di alta qualità.
Specializzata in pezzi unici e in edizioni limitate, Bernini Gallery propone opere con un forte valore estetico e un solido potenziale d’investimento. Arredi e oggetti ideali per collezionisti, architetti, istituzioni e appassionati di design.
La filosofia della galleria si fonda sull’incontro tra arte e funzionalità, con l’obiettivo di valorizzare gli interni attraverso elementi che raccontano una storia e mantengono nel tempo il loro valore culturale ed economico.
Bernini Gallery rappresenta così un’eccellenza nel panorama del collezionismo di design, promuovendo una visione curata e consapevole dell’abitare contemporaneo.
Nella foto in alto Tavolo e Sedie Vertice, design Jacopo Gardella (1978 – 1981)
Il valore autentico del design italiano tra storia, cultura e collezionismo
La scelta di affiancare ai prodotti storici Bernini altre opere iconiche di grandi maestri italiani arricchisce l’offerta della galleria, trasformandola in una celebrazione del design come patrimonio culturale e risorsa per il futuro.
I visitatori possono scoprire, raccogliere e acquisire pezzi che raccontano una storia unica e che, grazie alla loro rarità e qualità, rappresentano un’eccellenza sul mercato del design.
Qui sotto Madia 503, design Gianfranco Frattini – 1962
Mission
Bernini Gallery si impegna a valorizzare e custodire il patrimonio del design italiano del Novecento, selezionando e proponendo arredi e oggetti iconici dal forte valore storico, culturale ed economico. La mission è offrire ai collezionisti, agli architetti e agli appassionati di design storico autentici capolavori. Opere capaci di raccontare una storia e arricchire ogni spazio con eleganza e significato.
Trasformare la galleria in un punto di riferimento per chi riconosce nel design vintage italiano un’eredità preziosa e una forma d’arte senza tempo.
Qui sotto: Sedie 1934 Bernini, design Carlo Scarpa, 1977 e Sedie Vertice, Jacopo Gardella, 1981
Un punto di riferimento nel design del Novecento
Bernini Gallery è oggi un riferimento autorevole per collezionisti, istituzioni culturali e appassionati di design del XX secolo. Grazie a una curatela attenta e alla capacità di mettere in dialogo epoche, stili e visioni creative diverse, la galleria celebra la ricchezza e l’evoluzione del design italiano e internazionale.
Ogni pezzo in esposizione o disponibile per l’acquisto non è solo un oggetto d’arredo, ma un’opera capace di raccontare una storia. Un equilibrio perfetto tra forma e funzione, tra memoria storica e visione contemporanea, che rende ogni scelta un gesto consapevole di collezione e cultura.
Qui sotto Bell Chair, design Joe Colombo, Bernini, 1963 e Combi Center, deisgn Joe Colombo (1963-19971).
Progetto con Daniele Daminelli a Miart
A Miart 2025 Bernini Gallery ha partecipato con un progetto di un trittico di interni di Daniele Daminelli, ispirato dalla famosa opera del Maestro irlandese Francis Bacon.
Per Daminelli, lo studio e l’interpretazione della storia sono le basi fondamentali per la costruzione del futuro. Attraverso questa installazione, infatti, racconta la metamorfosi di un ambiente domestico, in cui dialogano pezzi iconici di design storico con arredi e opere d’arte contemporanea.
Il progetto dà vita a un ufficio esclusivo, dove il design italiano e internazionale del Novecento dialoga con elementi contemporanei in un equilibrio scenografico e raffinato.
Protagonisti dello spazio sono pezzi iconici come il Combi Center di Joe Colombo (1963–1977) e il tavolo Forte di Lella e Massimo Vignelli (1991), simboli del design moderno e funzionale (foto sotto). A catturare l’attenzione, un maestoso trittico che anima una grande parete bianca, trasformando l’ambiente in una vera e propria galleria d’arte.
La composizione si completa con arredi unici progettati da Daniele Daminelli – divano, low table e lampade – che definiscono lo spazio con un’estetica ricercata e contemporanea.
Per questa installazione, il divano della capsule collection STUDIO2046 è stato rivestito in un esclusivo tessuto firmato HOSOO, storica manifattura tessile giapponese. Il tessuto, nato per una mostra realizzata in collaborazione con il visionario regista David Lynch, aggiunge ulteriore valore artistico e simbolico al progetto.
Opere artistiche
Un altro elemento chiave è il paravento Glaucus Atlanticus, un’opera firmata da Agostino Arrivabene, in collaborazione con Misha e sotto la direzione artistica di STUDIO2046. Il paravento, interamente dipinto a mano su seta, raffigura molluschi e forme microscopiche ispirate alle illustrazioni di Ernst Haeckel.
All’interno di questa scena spicca inoltre una scultura inedita di Francesco Vezzoli, “Ebermés”, una scultura che fonde elementi classici in un pastiche concettuale.
L’opera unisce un corpo acefalo in marmo di Ebe, ispirato al neoclassicismo, con una testa barbuta di Hermes di origine romana. Questo accostamento crea un contrasto tra giovinezza e maturità, femminile e maschile, proponendo una riflessione sulla fluidità dell’identità e sul dialogo tra i generi.
L’insieme di tutti gli elementi appartenenti alla collezione di Bernini Gallery, con la loro storia e il loro valore artistico, dialogano perfettamente all’interno dell’installazione. Amplificano il significato e contribuiscono a creare un ambiente che celebra l’incontro tra epoche e linguaggi, tra transizione ed evoluzione.