Per la Milano Design Week 2023 la Fondazione  Giangiacomo Feltrinelli ospita “Shift Craft”: la mostra dell’artigianato coreano.

Dal 18 al 23 aprile 2023, le diverse possibilità dell’estetica artigianale coreana verranno esplorate attraverso le opere di venti artisti sotto la direzione creativa di Byungjun Koo.

“Shift Craft”  nasce dall’osservazione delle caratteristiche regionali e culturali uniche della Corea, come spunto di riflessione proposta da Korea Craft & Design Foundation sull’artigianalità intesa come unicità culturale, risultato del continuo dialogo tra l’essere umano e il territorio che abita.

Il pensiero creativo viene indagato mediante le tecniche manuali; nell’atto di plasmare la materia in manufatto si concretizza così un’intera visione culturale e concettuale. La capacità umana di saper leggere un materiale e prevederne una nuova configurazione è filosoficamente in connessione con l’idea orientale di armonia fra l’essere e il non essere, secondo cui l’arte del pensiero nasce solo quando si rompe il confine tra due concetti. Attingendo così a prospettive e tecniche tradizionali, i materiali vengono modellati in inedite forme, in un processo metamorfico che mette al centro l’inventiva umana.

I materiali utilizzati

La sensibilità degli artisti rivela così come l’artigianato possa essere un’incredibile risorsa per sviluppare idee che non si ascrivano solamente a un’applicazione pratica, ma che diventino uno spunto per prospettive future. Ceramica, vetro, legno e Ottchil (lacca) vengono declinati in dieci interpretazioni tematiche seguendo la filosofia del Yumusangsaeng (“Vedere il senso di tutte le cose nel mondo da un punto di vista relativo”) secondo cui definire qualcosa ne restringe le potenzialità e il significato.

Il processo di esplorazione delle possibilità dei materiali è il punto di partenza di Alla ricerca della vita e Dimensioni fluide, in cui la riflessione si svolge intorno all’armonia tra natura e ispirazione. L’artigiano esprime la propria individuale filosofia attraverso le risorse naturali, mettendo in atto pratiche che ne mutano le proprietà fisiche e sottolineando come, nel momento in cui materia e vita si fondono, l’essenza si rivela.

L’arte di unire e incollare parti

Ispirate al concetto di unione e connessione, Maglia di frammenti, Fusione strutturale e Questioni di collegamento sono le aree tematiche che approfondiscono l’atto di collegare o incollare parti, elementi e idee differenti per comporre una nuova unità, generando un’energia dinamica che promuove la transizione e la sovversione.

La temporalità e il mutamento vengono indagati in un’ottica di tempo senza confini, in cui tutto si trasforma e ogni stadio evolutivo, seppur all’apparenza corrosivo, viene considerato l’inizio di una nuova fase. Resti di bagliori mette in luce come il bruciare imprima delle tracce di fuoco sul legno; mentre Timelapse e Pausa ritraggono come la componente scultorea sia connessa alla sensibilità umana in grado di catturare il momento opportuno.

La tradizione coreana ha interrogato a lungo il sofisticato senso di bellezza che si può trovare nella delicata e attenta lucidatura di un superficie grezza. Rivelazione della facciata e Bellezza singolare mettono in evidenza come l’esteriorità di un oggetto custodisca segreti che la sua struttura interna non può rivelare.

La filosofia riproposta nella progettazione dello spazio espositivo da parte di Byoungsoo Cho, architetto rappresentativo della Corea, abbraccia un’ estetica minimalista. La forte considerazione dei materiali naturali viene declinata in differenti tecniche: scultura, incisione nel legno, arte ceramica in linea con l’approccio concettuale della mostra.

Byungjun Koo già direttore artistico della mostra, presenta “Shift Craft – Object” una rassegna di sei artisti emergenti presso la Galleria Rossana Orlandi. In assonanza concettuale con “Shift Craft”, l’esposizione indaga il senso estetico dell’artigianato coreano applicato a logiche industriali e contesti legati alla società contemporanea in un’ottica di divulgazione.