Dal 15 novembre 2025 apre al pubblico PORTOFRANCO, la mostra collettiva a cura di Rossella Farinotti.

Questa mostra sarà l’occasione che trasformerà Palazzo Soranzo Novello in un laboratorio di sperimentazione artistica e dialogo culturale.

Dopo due anni di ricerca e progettazione, il Palazzo – gioiello architettonico del XVIII secolo restituito alla città – accoglie un’esposizione che intreccia linguaggi, generazioni e prospettive in un percorso corale dedicato al tema del doppio.

Le parole di Rossella Farinotti, curatrice del progetto

«PORTOFRANCO nasce grazie alla visione dell’Assessore alla cultura di Castelfranco Veneto, Roberta Garbuio, e dalla spinta appassionata e creativa di Daniele Costa e Lisa Rebellato. Insieme abbiamo intrapreso una strada con un percorso durato due anni per giungere qui. Nel Palazzo sono tracciati gli immaginari pensati che, solidamente, hanno preso vita. Narrazioni che arrivano da diverse parti del nostro contesto quotidiano e passato, grazie agli artisti di diverse generazioni e provenienze. Ogni traccia, dettaglio e racconto che agisce in questo luogo nasce per strabordare all’esterno, per creare una comunità di pensiero che viene riattivata grazie all’arte contemporanea. Per ripristinare un porto franco».

23 artisti nazionali e internazionali di generazioni diverse

PORTOFRANCO PORTOFRANCO

Sono stati scelti per la rilevanza dei rispettivi percorsi e la capacità di attivare una riflessione critica e stratificata negli spazi del Palazzo, PORTOFRANCO offre al pubblico l’esperienza di un panorama artistico dinamico e in evoluzione, messo in dialogo con la città e le sue memorie.

Tra le opere esposte in dialogo con gli spazi lungamente abbandonati, anche produzioni site-specific e progetti speciali, attraverso i quali la mostra restituisce una visione dell’arte contemporanea come strumento di relazione e trasformazione sociale.

Protagonisti dei progetti speciali i VENERDISABATO con una performance, Alberto Zanetti con un intervento che trasforma le stanze dell’antica sede bancaria in racconto visivo sul tema del doppio, o Thyself Agency – collettivo fondato da Luca De Leva ed Emma Rose Hodne – con un progetto site specific che coinvolge direttamente il pubblico accogliendolo nel corridoio d’ingresso con un’agenzia di viaggi esperienziali. E ancora Daniele Costa che con il video Tenuto immerso riattiva la memoria degli spazi abbandonati in una narrazione poetica.

Tra gli interventi che estendono la mostra oltre il Palazzo, Alice Ronchi presenta al Museo Casa Giorgione Temple of Light (Sun) e Temple of Light (Moon), due sculture in acciaio specchiato che dialogano con il celebre fregio giorgionesco e con la città.

Tra saloni veneziani e ambienti plasmati dall’estetica degli anni Settanta, nei cortili e nei luoghi di transito come il piano scale, la mostra sviluppa un itinerario immersivo su più piani, in cui ogni opera dialoga con l’identità stratificata del luogo.

PORTOFRANCO

…e ancora 

Dalle sculture totemiche di Anna Galtarossa, che nel cortile espone la nuova installazione Scacciapensieri, alla serie Escape room di Silvia Negrini che con la tecnica dell’intarsio intreccia motivi decorativi presenti nel Palazzo, fino all’intervento site-specific di Maurizio Cattelan composto da due piccoli ascensori, possibile via di fuga da un tempo sospeso, ogni opera rinnova la relazione tra spazio e tempo, trasformando Palazzo Soranzo Novello in un dispositivo simbolico capace di rielaborare la memoria.

Il percorso comprende anche l’iperrealistica Flea Market Lady di Duane Hanson, che introduce una riflessione sulla realtà e l’illusione, l’intervento di Goldschmied & Chiari, che trasforma i saloni veneziani in specchi di luce e colore, Fabio Roncato, che costruisce un racconto dove scultura, video e reperti fossili in bronzo si fondono, e le fotografie di Guido Guidi, capaci di cogliere dettagli dell’architettura della Tomba Brion di Carlo Scarpa attivati dal passaggio di luce.

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In mostra anche le installazioni di Thomas Braida, Silvia Mariotti, Agata Ferrari Bravo, Sacha Kanah, Adam Gordon e Marco Bongiorni che animano le sale con una pluralità di linguaggi dal gesto pittorico alla costruzione ambientale, e le opere di Vincenzo Agnetti, Rachele Calisti, Agnese Guido, Francesca Mirabile e Zoe Williams.

SC_NC presenta una scultura di chiavi ritrovate, simbolo di memorie perdute, trasformando lo spazio in un archivio vivente, Marta Ravasi trasfigura con delicatezza un arredo dell’ex ufficio in dispositivo pittorico, gli interventi site-specific di Flavio Favelli e Vedovamazzei restituiscono vita ad anfratti dimenticati con gesti ironici e spiazzanti, mentre Raoul Schultz con le sue Toponomastiche, Numeri anagrafici e Calendar guida il visitatore attraverso il Palazzo.

Public program

Accompagna l’esposizione un public program con talk, performance, laboratori, percorsi di accessibilità, residenze e collaborazioni con realtà artigiane ed eccellenze locali, con l’obiettivo di restituire alla comunità cittadina uno spazio di incontro e immaginazione collettiva.

PORTOFRANCO è promossa e realizzata da NOT Titled YET in collaborazione con il Comune di e con il contributo di Camera di Commercio di Treviso-Belluno.